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lunedì 30 novembre 2015

Due cavie e un quokka


E' partito il countdown per la nascita di Matteo, il cucciolo di umano della mia migliore amica Chiara, grande promoter di questo blog...
Quindi, unendo le due cose, donna incinta + fan del blog, dovevo trovare una ricetta  da proporre per la cena di sabato sera... il must doveva essere il "tutto cotto" tipico della gravidanza, che restringe notevolmente il campo di azione di un'improbabile chef, quale sono io...nella mia mente si stava svolgendo un hunger games di piatti e di idee culinarie che ad una ad una venivano tristemente eliminate...
Poi, mettiamoci anche che nel giro di una settimana ho cambiato il menù circa 7 volte...una volta al giorno, per intenderci...  ogni volta che dicevo "ho fatto il menù per sabato" tutti mi rispondevano "guarda Ale non dirmelo neanche, perchè tanto domani sarà diverso"... bah... mi sento quasi imprevedibilmente prevedibile...
Comunque, la cosa più importante è che la ricetta che ho proposto è farina del mio sacco...grazie corso di cucina, ti lovvo tantissimo...
E questa per me, insieme anche alle tartellette all'origano al gusto pizza, è una grande soddisfazione...
Quindi, dopo "al gusto pizza" vi propongo una ricetta "al gusto pesto"...piatto tipicamente invernale insomma...lo so, ma quando mi viene un'idea è così, non ci sono verdure estive introvabili in inverno che resistano...ho perfino comprato una piantina di basilico, perchè costava meno delle confezioni che vendono al banco verdura...piantina che, con il mio rinomato pollice verde, sopravviverà si e no ancora tre giorni...

Ravioli di pesto scomposto (x 28 ravioli)

per la pasta fresca

300 gr di farina
3 uova
100 gr di basilico
1 presa di sale 
1 cucchiaio di olio

per il ripieno

150 gr di fagiolini
2 patate medie
100 gr di pecorino romano
basilico q.b.
sale q.b.

Iniziamo, come sempre, dalla pasta fresca.
Frulliamo con un minipimer le uova con il basilico, otterremo un composto verdognolo.
Farina a fontana, in mezzo mettiamoci le nostre uova frullate al basilico, sale e olio.
Impastiamo e mettiamo la pasta in frigorifero per i canonici 30 minuti di riposto.
Mondiamo e laviamo i nostri fagiolini, tagliando con un coltello le estremità e tagliamo a tocchetti le patata. Facciamo bollire le verdure, scoliamole e facciamole raffreddare.
Mettiamole, poi, nel mixer con il pecorino romano ed il basilico, frulliamo ed eventualmente aggiustiamo di sale.
Stendiamo la nostra pasta, fine ma non troppo.
Con un coppapasta o un bicchiere dal diametro di 7/8 cm tagliamo i nostri cerchi di pasta.
Mettiamoci al centro un cucchiaino di ripieno.


Chiudiamoli a mezzaluna e spolverizziamoli con farina sia sotto che sopra.
Cuociamoli per 4/5 minuti.
Possiamo servirli con il ripieno avanzato allungato con della panna, oppure con un classico burro e salvia secondo me spaccano di brutto.





domenica 29 novembre 2015

Tartellette al gusto pizza

Ormai sto diventando un'esperta di pasta brise'.. In effetti, il procedimento è molto semplice, ti viene voglia di sperimentarla in mille modi..
Ieri sera, ho preparato questo aperitivo che ha superato le mie aspettative in fatto di gusto.. 
Non so voi, ma io sono attratta da tutto ciò che sulla confezione ha la scritta "al gusto pizza" .. Schiacciatine, patatine, cordon blue.. Che poi di pizza hanno ben poco a pensarci bene... 
Ho ideato questo piatto sulla base della frase "al gusto pizza".. Ed in effetti.. 

Tartellette di brise al gusto pizza ( X12 porzioni) 

Per la brise 
200 gr di farina 
100 gr di burro 
70 ml di acqua 
5 gr di sale 
Una bella cucchiaiata di origano 

Per il ripieno 
6 pomodorini datterini 
1 mozzarella 
Brie a dadini q.b 
Qualche foglia di basilico 

Iniziamo dalla brise'.. Mettiamo la farina e l'origano a fontana, burro al centro e cominciamo a lavorarli ottenendo un impasto sabbioso.. Aggiungiamo il sale, rimettiamo la farina a fontana con un mezzo l'acqua.. Lavoriamo la farina molto lentamente, portandola piano piano verso il centro.. Formiamo una palla e mettiamola a riposare in frigorifero.. 

Tiriamo la pasta, buchiamola con una forchetta ,  coppiamola con un bicchiere o un coppapasta da 6/7 cm e mettiamola negli stampini dei Muffin. 
Tagliamo a metà i pomodorini e mettiamoli al centro della pasta. 
Attorno mettiamoci la mozzarella a dadini e qualsiasi formaggio volete accostarvi, io avevo del brie ad esempio.. Sopra il pomodorino metteteci il basilico.. 
Infornate per 20 minuti circa a 180 gradi. 



sabato 28 novembre 2015

Fiera del panettone?

 Sono da poco tornata dalla fiera Re Panettone di Milano..
Panettone ce n'era in tutte le varietà.. Ma vogliamo parlare della gente? Già la fila avrebbe dovuto accendermi un campanello d'allarme... 
Gente che si destreggiava in un corridoio di due metri con in mano 4/5 panettoni, manco fosse l'ultimo Natale.. Altri che ti si infilavano ovunque, pur di accaparrarsi qualsiasi tipo di commestibili .. Anziani che credono di avere la precedenza ovunque..
Accaldata, nervosa, ti aggiri fra gli stand cercando il panettone della vita.. Ed ecco che assaggi il panettone alla sfogliatella.. Un trionfo di ricotta e cannella ti avvolge il palato.. È' il primo stand che incontri, ma pensi di aver fatto l'affare del secolo.. 11 euro per il 1/2 kg... E si comincia.. 
Si passa dal panettone al cioccolato, funghi pioppini e cioccolato, albicocche, amarene e cioccolato caramellato, il limoncello del caro Sal, caffè e latte, noci e fichi e poi arrivi a lui.. Il tuo panettone.. Lavanda, cioccolato bianco e fragoline di bosco.. Non c'è il 1/2 kg? CaZzomene, dammi la chilata di questo dolce paradisiaco.. 
A questo punto ti allontani a gambe levate dagli stand, per non incappare in un altro panettone che diventerà automaticamente il tuo preferito.. Basta.. 
Prima di andare in fiera, siccome anche se non si direbbe il panettone non mi piace, ho pensato di fare una torta.. Crostata al cioccolato di knam... 
Eccovi la ricetta! 

Crostata al cioccolato di knam

Per la frolla 
125 gr di burro morbido
120 gr di zucchero 
1 uovo 
200 gr di farina 
1 cucchiaino di lievito 
49 gr di cacao 

Per la pasticcera al cioccolato 
2 tuorli 
14 gr di fecola 
8 gr di farina 
45 gr di zucchero 
250 ml di latte 
1 bacca di vaniglia 
250 ml di panna fresca 
300 gr di cioccolato fondente 

Nel mixer impastiamo gli ingredienti per la frolla.. Partiamo dallo zucchero con il burro. Aggiungiamo l'uovo, la farina, il lievito e il cacao.. Finiamo di impastare a mano e facciamola riposare per 30 minuti.. 
Facciamo la pasticcera .. Portiamo a bollore  il latte con la bacca di vaniglia.. A parte mescoliamo i tuorli con zucchero, fecola e farina.. Aggiungiamo il latte caldo a filo, filtrandolo per via della vaniglia.. Rimettiamo il composto sul fuoco e mescoliamo con la frusta finché non si formerà una crema densa, bellissima già da vedere.. 
A parte facciamo bollire la panna con il cioccolato spezzettato..mescoliamo e cerchiamo di non cedere in tentazione.. Sarà come avere davanti una mega cioccolata calda.. 
Uniamo le due creme. 
Stendiamo la frolla, teniamone da parte un pochino per le strisce, mettiamola in teglia e aggiungiamo sopra la nostra pasticcera al cioccolato e le strisce.. 
Informiamo per 30 minuti a 160 gradi.

venerdì 27 novembre 2015

Il venerdì sera si sta leggeri..

È' vero, il venerdì sera mi concedo sempre una cena sana..
Sana.. Che parola sana proprio.. 
Diciamo pure che le mie prerogative di ritrovare una forma fisica decente se ne sono andate a fanculo quando ho deciso di iscrivermi al corso di cucina.. 
Prima di questo volevo iscrivermi a yoga e pilates.. Poi, l'Ale mi dice del corso.. Cerco di restare ferma sulle mie convinzioni da futura 42, resisto tre giorni, per poi lasciarmi tentare dalla cucina.. Cucina.. Parola più bella di sana.. 
Ok, mi dico.. Ale fai il corso, ma puoi comunque ritrovare il punto vita.. Ideona..ci sono app per qualsiasi cosa, mi scarico una fantastica applicazione per fare esercizi in 7 minuti ogni giorno... 
Aperta si e no tre volte.. 
La mia mente è' come il navigatore quando sbagli strada..ogni volta faccio un ricalcolo rispetto alla situazione che mi trovo davanti.. Quindi, se il lunedì e il mercoledì mangio carboidrati come se il domani non esistesse, gli altri giorni devo contenermi.. Verdure a nastro.. 
Cosa che, soprattutto nell'ultima settimana, non ho rispettato appieno.. 
Il venerdì però c'è da dire che regge.. 
Cena sana da almeno due mesi eh, mica pizza e fichi... Chi ha detto pizza??? 

Minestra detox del venerdì 

1 litro di brodo 
1 carota 
1 scalogno
2 patate medie 
200 gr di lenticchie 
1 broccolo
1 busta di spinaci surgelati 
Formaggio di capra tipo brie

Facciamo un trito di carota e scalogno e facciamolo soffriggere con l'olio.. Aggiungiamo le patate a tocchetti, le cimette del broccolo, le lenticchie e gli spinaci.. Facciamolo rosolare qualche minuto e poi aggiungiamo il brodo vegetale.. 
Facciamo bollire le nostre verdure, finché non saranno belle morbide, all'incirca 20/25 minuti.. Aggiustiamo di sale.. Volendo potremmo anche mangiarla così, nel caso potreste aggiungere la pasta.. Una volta pronta, spezzettatele sopra del formaggio di capra, tipo brie.. Strabuona.. 

Black Sweet Friday


Questa mattina nella mia testa risuona What Do U Want From Me dei Monaco...uno Shallalla continuo tipico del venerdì mattina...
Canzone che mi piace da quando ero una piccola Ale, per altro... Vi ricordate lo spot di Natale della Martini, dove ad una giovane Naomi Campbell, che scendeva le scale, si incastrava un tappo di spumante?
La canzone in sottofondo era proprio questa...poi, come vi ho già detto, la gemelli, anche se bambina, si fa influenzare mooolto facilmente dagli spot, rimarrebbe ore ed ore a guardare lo chef Tony che affetta al volo un'ananas, quindi quello spot ha sicuramente segnato la mia passione per i cocktail Martini...Martini dry, Porno Star Martini...
Poi, questo non è un venerdì mattina come altri...oggi è il black friday........
Se fossi a New York, oggi mi trovereste sicuramente da Macy's... su e giù per quelle scale mobili...
Immersa in una nuvola di profumi e sotto montagne di vestiti...
Oppure, ancor meglio, mi trovereste a passeggiare tre metri sopra l'asfalto sulla 5th avenue....con tutte le mie borse...
In Italia, grazie al cielo, questa cosa del Black friday sta prendendo piede...soprattutto online...
Siti come Amazon sponsorizzano questo evento da almeno una settimana...vuoi che una come me non trovi l'affare della vita?
Come un 2x1 sugli occhiali da sole Hawkers (sono anche fortunata ad avere qualcuno che mi sostiene in questo 2x1)...visto che i miei finti wood sunglasses si sono rotti nella mia borsa, che tristezza infinita, dovevo per forza sopperire a questa sofferenza infinita....oppure il 20 % con spedizione gratuita su tutta la collezione di Oysho...scorta di calze con pinguini, orsi e quant'altro...
In questo pazzo venerdì di shopping, ci vuole per forza qualcosa che ti aiuti e ti sostenga nella tua battaglia "oh mio Dio, questo mi serviva proprio"... e niente è meglio di una torta....

Torta di nocciole 

180 gr di  nocciole spelate
2 uova
200 gr di farina
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito
120 gr di burro 
60 ml di latte intero

Tostiamo le noccioline in forno a 200 ° per 5 minuti circa, non fatele bruciare mi raccomando...
Nel frattempo, montiamo le uova con lo zucchero.
Incorporiamo il burro fuso, la farina setacciata con il lievito e continuiamo a montare.
Una volta sfornate le nocciole, tritiamole finemente, dovrà risultare una profumatissima farina di nocciole...non mangiatele subito eh...
Aggiungiamo le nocciole tritate al nostro impasto ed il latte a temperatura ambiente...
Versiamo il composto in una tortiera da 22 cm, inforniamo a 180/160° per 30 minuti.
Una volta raffreddata, spolverizziamo con zucchero a velo...




giovedì 26 novembre 2015

...il 4° giovedì di novembre...il Thanksgiving day...

Oggi in America si festeggia il Thanksgiving day...
Letteralmente il Giorno del Ringraziamento... argomento affrontato allo sfinimento da tutti i libri di civiltà inglese...
Gli americani, per farla breve, ogni anno ringraziano il Signore per il  buon raccolto  e per quanto ricevuto durante l'anno..quello che festeggeranno oggi è il 394°...numeroni...
In molti film americani, ci sono scene del famoso pranzo in famiglia del giorno del ringraziamento...
Tacchini ripieni che occupano tutto il forno, come quello di Mr Bean a capodanno, e zucca in tutte le salse...
Visto che non amo particolarmente il tacchino...pennuto che mi fa molto ridere, per il suo strano verso (non so se avete mai visto il film "La mia vita a stelle e strisce" di Ceccherini, nel caso ve lo consiglio), mi concentrerei su un piatto veramente innovativo con la zucca, la ricetta del mio secondo giorno di corso.

Raviolo di zucca scomposto in tagliolini rossi con zucca e crumble di amaretto (x 3/4 persone)

per la pasta

300 gr di farina
3 uova
1 cucchiaio di olio
1 presa di sale
una puntina di concentrato di pomodoro

per il sugo

300 gr di zucca
1 porro
150 gr di amaretto
1 noce di burro
olio q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Iniziamo  preparando la pasta per i nostri tagliolini.
Solito procedimento...farina a fontana, uova in mezzo, cucchiaio di olio, puntina di concentrato e presa di sale.
Rompiamo le uova al centro della fontana e cominciamo ad incorporare piano piano la farina.
Impastiamo fino ad ottenere la nostra palla che, poi, riporremo in frigorifero per mezz'ora.
Tagliamo a fiammifero la zucca...attenti, mi raccomando..facciamola bollire per qualche minuto, in modo da ammorbidirla...


Facciamo un soffritto con olio e porro e aggiungiamo la zucca cotta, vedremo che la zucca ammorbidita formerà un bel sughetto morbido e cremoso che avvolgerà alla perfezione il nostro tagliolino, saliamo e pepiamo.
Stendiamo la pasta a cerchio, tagliamola a metà, avvolgiamo su se stessi i due semicerchi e tagliamola a strisce di 0.5 cm, mettiamola a cuocere in acqua bollente, con l'aggiunta di un filo d'olio per non farla attaccare per pochi minuti (4/5 minuti).


Nel frattempo, mettiamo una noce di burro in pentola e aggiungiamo gli amaretti sbriciolati, facciamoli insaporire per qualche minuto.
Saltiamo la nostra pasta nella zucca e impiattiamo mettendo sopra il crumble di amaretto.















mercoledì 25 novembre 2015

La gioia di Roby...lo sformatino di parmigiano...

Dedico questo post ai miei amici Ele e Roby, che qualche sabato fa sono venuti a trovarmi e a degustare la ricetta che vi darò qui sotto...
La ricetta di questo sformato è il risultato di una serie estenuante di prove che avvengono da anni e anni da parte mia e di mia madre...
Quando ero piccola, i genitori della mia migliore amica Chiara (che non si ricordano questo particolare) avevano consigliato ai miei un agriturismo sulle colline dell'Oltrepo Pavese... Agriturismo Cella di Montalto a Montalto Pavese...uno strano paese di 7 case e 5000 ristoranti...
E' diventato automaticamente il nostro posto preferito...soprattutto del mio nonnino, che ogni volta combinava sempre dei disastri epocali con il vino...mio padre, poi, ha voluto a tutti costi provare anche i ristoranti vicini attratto probabilmente dai loro pittoreschi nomi, come "il povero Mario" (povero in tutti i sensi....), con risultati sempre tragicomici...topi in cucina, camerieri molto strani...
Il menù dell'agriturismo negli anni non è cambiato...ci sono stata recentemente e lo sformato di parmigiano persiste ancora negli antipasti...e io e mia madre chiediamo sempre il bis...
La ricetta è segretissima....ma quella che ho trovato io è praticamente uguale...

Sformatino di parmigiano

100 gr di parmigiano grattuggiato
2 uova
250 ml di panna fresca
1 cucchiaino di amido di mais
pepe
sale

Portiamo a bollore la panna, aggiungiamo 1 cucchiaino di amido di mais sciolto in 1/2 bicchiere di acqua, saliamo e pepiamo...
Mescoliamo le uova con il parmigiano (per comodità potete prendere le bustine di formaggio già grattuggiato, sono anche del peso giusto) e aggiungiamo la panna.
Otterremo un bellissimo e cremoso impasto, che verseremo all'interno di pirottini in silicone, alluminio, ceramica...a seconda del tema della vostra serata, dal vostro estro...
Riempiamo il pirottino per 3/4, perchè come ogni soufflè che si rispetti un pochino si gonfierà...
Mettiamo i pirottini in una teglia in cui abbiamo messo 2 dita d'acqua, quindi cottura a bagno maria (tipica sempre del soufflè) in forno a 180/160° per 20 minuti.



L'hamburger gourmet di Ale

Ho ideato questo post ieri sera...
La serata cinema per me si conclude quasi sempre con un Mc Donald aggressivo...
Mettiamoci pure che per andare al cinema con una certa regolarità, di questi tempi, devi accendere un mutuo... tra il biglietto e i menù dei popcorn almeno 20 € ti partono così come niente...
Poi, mettiamoci anche che i Mc Donald sono stati costruiti in punti molto strategici...esci dal cinema con un certo languorino, odore di Mc nell'aria e  non ti spari un Mc Chicken menù?
Sarà anche che sfogliando il libro di Joe Bastianich, Te la do io l'America, mi è venuta una voglia assurda di hamburger...i casi sarebbero stati due; o Mc Donald (o similari) oppure serata hamburger homemade...e da qui nasce l'idea dell'hamburger gourmet di Ale...stavo pensando di brevettarlo...

Hamburger gourmet di Ale

Cosa ci serve:

Pane x hamburger
Hamburger di tacchino
Tomino
Bacon
Pomodoro
Fiori di zucca
Salsa rosa a volontà
Birra

Apriamoci una birra.
Su una bistecchiera facciamo cuocere il nostro hamburger, 2/3 fettine di bacon ed il tomino.
A parte, facciamo rosolare in un filo d'olio con un spicchio d'aglio i fiori di zucca.
Nel frattempo, abrustoliamo il pane in una tostiera o anche nel forno.
Tagliamo il nostro pomodoro.
A questo punto costruiamo l'hamburger.
Salsa rosa su entrambe le fette di pane, hamburger, pomodoro, bacon,  tomino e fiori di zucca.





martedì 24 novembre 2015

Finchè la barca va....lasciala andare....

Mi piace di brutto questa assonanza tra Orietta Berti e la ricetta di oggi...
Questa canzone fa proprio un clima da festa del paese...sagra...
In Toscana, questa estate, non credo di essermene fatta sfuggire una...
E la sagra del tortello maremmano, e quella del cinghiale, e quella del caciucco, e quella del porcino...stava diventando un lavoro per me...mi svegliavo al mattino e cercavo le sagre previste la sera nei dintorni di Grosseto..
Ecco, cosa significa essere Ciccioni inside....
A proposito di sagre o fiere, vi segnalo l'evento "Re Panettone" previsto questo weekend a Milano alla Fabbrica del vapore...se siete amanti del panettone è il vostro evento...troverete dei pasticceri del calibro di Sal de Riso e Salvatore Pepe, che propongono la loro versione del panettone e lo vendono ad un prezzo uguale per tutti che solitamente si aggira sulle 20€ al kg.
Non sono un'amante del panettone o del pandoro, per me i dolci di Natale per eccellenza sono le Collorelle (dolci tipici del paese di mio padre, Caltagirone...vi metterò la ricetta, anche se sono un po' difficilini...se volete assaggiarli, ma non avete tempo di farli, vi consiglio di ordinarli alla pasticceria Scivoli di Caltagirone...i migliori, fidatevi), però a questa fiera potrete trovare qualcosa di diverso, gusti particolari come albicocca e lavanda...assaggi come se non ci fosse un domani...quindi, vale la pena dare un'occhiata...
Poi, sta iniziando questo periodo prenatalizio che io adoro...bisogna cominciare a pensare al menù di Natale/Capodanno...anche noi al corso ci stiamo preparando...
Vi propongo un'antipastino davvero carino e innovativo. sia nel sapore che nella forma...adatto soprattutto agli amicini vegetariani...

Barchette di brisè allo zafferano con insalata russa aromatizzata all'erba cipollina

per la brisè

200 gr di farina
2 bustine di zafferano
100 gr di burro
70 ml di acqua
5 gr di sale

per la maionese

2 tuorli
1 cucchiaino di aceto
250 ml di olio di semi
25 ml di succo di limone
sale q.b.
pepe q.b.
5 fili di erba cipollina

per l'insalata russa

300 gr della nostra maionese 
2 carote
1 patata media
100 gr di fagiolini

Cominciamo dalla pasta brisè...
Farina a fontana, in mezzo mettiamo il nostro burro freddo e lo zafferano, cominciamo a lavorarlo con la farina, otterremo un impasto sabbioso.
Aggiungiamo il sale, rimettiamo la farina a fontana con in mezzo l'acqua, lavoriamo il nostro impasto che si colorerà magicamente di un bel giallo. Formiamo la nostra solita "palla" e mettiamola in frigorifero per mezz'ora.
Ora ci serve una seconda persona...si, perchè la maionese montata a mano in totale solitudine impazzisce sicuro...poi, dovete avere dei muscoli degli arti superiori molto, ma molto sviluppati...
Se non avete queste due cose (aiutante e muscoli), datevi al minipimer...
In un recipiente alto mettiamo i due tuorli e l'aceto e cominciamo a montare...incorporiamo mooolto lentamente l'olio a filo e continuiamo a montare...se la consistenza della maionese è giallo chiaro e molto cremosa, allora potrete ritenervi fortunati...avete una maionese...inserite per ultimo il succo di mezzo limone, continuando a montare, sale e pepe secondo il vostro gusto.
Tritiamo l'erba cipollina e incorporiamola alla maionese, dopo di che lasciamola riposare in frigorifero.
Ora tocca alle verdure...
Mettiamo a bollire le nostre verdure separatamente, in quanto hanno tempi di cottura differenti.
La patata e le carote ci mettono un po' di più a cuocersi, rispetto ai fagiolini.
Lasciamo raffreddare le nostre verdure per poi procedere con il taglio a dadini.
Se tenete all'estetica dovrete cercare di adottare un taglio uguale per tutte e tre le tipologie, se siete, invece, alla buona come me non dannatevi....
Uniamo le verdure alla maionese.
Nel frattempo, prepariamo le barchette.
Stendiamo la nostre bellissima pasta gialla, che solo a sentirne il profumo  ed il colore intenso di zafferano ti mette di buon umore...bucherelliamola con una forchetta.
Tagliamo dei cerchi di pasta da 6/7 cm  e adattiamola a degli stampini da tertellette/madeleine...
Inforniamo per 10 minuti la brisè, sforniamo e farciamo le nostre barchette con l'insalata russa.


Se poi vi dovesse avanzare pasta brisè...facciamo uno strudel salato...farcito con ciò che avete nel vostro frigorifero...una ricetta salva avanzi volendo vedere...
Ieri sera lo abbiamo fatto con spinaci e salsiccia...che con lo zafferano si sposano da Dio...
Rosoliamo in olio e aglio gli spinaci con la salsiccia, saliamo e pepiamo.
Stendiamo la nostra pasta, bucherelliamola e mettiamo al centro il nostro ripieno..volendo potreste aggiungere anche del gorgonzola...slurp...
Arrotoliamo a caramella, inforniamo per una ventina di minuti...ed ecco il risultato...












lunedì 23 novembre 2015

Il dolce di riserva......




Ci sono giorni in cui la tecnologia ti si rivolta contro...
Giorni in cui i lieviti non si attivano...
Giorni in cui è meglio stare alla larga dall'energia elettrica...
Giorni in cui ti svegli ancora sognante dall'esperienza Joe Bastianich, decidi di sperimentare una treccia di pan brioche e di colpo il tuo sogno svanisce...la pasta non lievita...
Cerchi su google ' il lievito non lievita', bisogna arrivare dritti al problema, e ti vengono fuori milioni di siti che spiegano come recuperare un impasto non lievitato.
Riprendi il tuo dannato impasto, lo rimetti nell'impastatrice, nel frattempo prepari il lievito..
Acqua tiepida, bustina di lievito disidratato, cucchiaino di zucchero...fa la schiuma...evviva, peccato che anche il primo l'aveva fatta...e poi....valli a capire tu sti lieviti...
Aspetti qualche minuto, speri intensamente nel potere della schiumetta del lievito e poi lo versi piano piano nell'impastatrice...
Ancora speranzosa di vedere la tua treccia di brioche finita, distrattamente giri la manopola della velocità in senso contrario a come dovevi girarla...l'impastatrice impazzisce...e tu non realizzi subito che l'errore è tuo....perchè il gemelli, prima di arrivare ad una conclusione sensata delle cose, pensa prima alle cose più strane...ecco, infatti, che una domenica mattina come tante, potreste sentirlo urlare con terrore "è impazzito! è impazzito!" nei confronti del suo povero Kenwood che, nel frattempo, sparge impasto ovunque, con un raggio d'azione di almeno tre metri...il risultato di questo tentativo di pan brioche è stato: muri sporchi, sedie sporche, pavimento sporco, divano tappezzato di impasto...e a malincuore, ma neanche tanto, sbatti tutto nella pattumiera...
Ma il gemelli raramente si da per vinto...nonostante in una giornata abbia combinato un disastro mai visto, fatto scattare il salvavita, bruciato il motore del minipimer...ed ecco che comincia a pensare ad una torta di riserva...

Torta Nua con crema pasticcera, pinoli e uvetta

300 gr di farina
130 gr di zucchero
120 gr di burro
75 gr di uvetta
80 gr di pinoli
2 uova 
1 bustina di lievito
100 ml di latte

per la crema leggera (da fare solo quando avete un uovo solo soletto)

250 ml di latte
1 uovo
60 gr di farina
1 bustina di vanillina
50 gr di zucchero

Montiamo le uova con lo zucchero in una planetaria.
Nel frattempo, mettiamo le nostre uvette in acqua calda per 15 minuti e procediamo con la preparazione della crema.
Portare ad ebollizione il latte e a parte con una frusta mescolare l'uovo con lo zucchero, la vanillina e e la farina setacciata. Versare il latte caldo a filo nell'impasto ottenuto e rimetterlo sul fuoco continuando a mescolare...quando la crema sarà bella densa e senza grumi tiratela via dal fuoco e lasciatela riposare in un recipiente, dandole di tanto in tanto una mescolata, per far si che non si formi la pellicina sopra.
Riprendiamo la nostra torta...
Facciamo intiepidire il latte e rosoliamo sul fuoco i nostri pinoli per qualche minuto.
A questo punto aggiungiamo alle uova montate con lo zucchero il burro, metà parte di farina e lievito e metà parte di latte a filo e mescoliamo...aggiungiamo l'altra parte di farina e latte e mescoliamo di nuovo...ovviamente la farina setacciata eh...
Ora aggiungiamo l'uvetta ben strizzata e i pinoli e mettiamo il nostro impasto nella teglia da 22.
Versiamo la nostra crema pasticcera sopra l'impasto e con un cucchiaio o una frusta facciamo in modo che si amalgami bene lungo tutto il diametro della torta...inforniamo per 30 minuti a 180/160°.
Ed ecco il risultato...








domenica 22 novembre 2015

Polpettone in copertina..

Il bello del corso di cucina che frequentando e' proprio la creatività..
Piatti che poi a casa puoi rivisitare.. 
Vi avevo già dato la ricetta degli involtini di verza, eccovi, invece, il polpettone sotto una copertina di verza.. 

Ingredienti 

6/7 foglie di verza
300 gr di trita 
100 gr di salsiccia
3 fette di mortadella 
Prezzemolo q.b. 
100 gr di parmigiano 
3/4 fette di cotto 
1 confezione di brie Caprice de Dieux
2 uova sode 

Portiamo a bollore l'acqua e immergiamo le nostre foglie di verza per alcuni minuti, in un altro pentolino portiamo a bollire altra acqua e facciamo cuocere le uova per 6/7 minuti. 
Scoliamo le verze, asciughiamola un pochino, togliamo la venatura centrale bianca più dura, quella meno digeribile, e stendiamo le su carta forno. 
Nel frattempo amalgamiamo a mano la trita, la salsiccia, la mortadella tritata, il prezzemolo sminuzzato, il parmigiano, saliamo e pepiamo. 
Distribuiamo il ripieno di carne sulle verze, battiamolo con un batticarne, in modo da distribuirlo uniformemente. 
Stendiamo le nostre fette di prosciutto cotto, il brie a fette e le uova sode. 
Con l'aiuto della carta forno arrotoliamo il tutto. Mettiamo il nostro polpettone in uno stampo per plum cake. 
Informiamo a 180 gradi per 20 minuti.. 
Sforniamo e serviamo .. Magari con una bella fonduta di formaggi.. 


sabato 21 novembre 2015

La felicità fa rima con Joe Bastianich


Piccoli sogni che si realizzano.. 
Ale "e' un piacere conoscerti"
Joe "il piacere è tutto mio Ale.."
Ale..mai nessuno pronunciò il mio nome con questa voce così bastianica... 
Chissà che sorrisino ebete avevo stampato in faccia.. 
Ale ragazza felice.. 


Waiting for Joe Bastianich

Non ho dormito molto per via dell'emozione.. Ieri sera ho scoperto che oggi il mio amore Joe Bastianich presenterà il suo libro a Milano..
Cuore che batte all'impazzata... 
Joe Bastianich a Milano.. A Milano.. Ma io sono a Milano!!!
Non posso davvero perdermelo.. 
Lui è il giudice più figo di Masterchef, mi piacciono questi suoi modi così rudi... Quando lancia un piatto, oppure dice qualcosa di incomprensibile io rimango affascinata dal suo essere così figo.. 
Lo seguo su ogni social network, potrebbe pensare che sono una stalker.. Spero che oggi in libreria non abbiano la mia foto appesa fuori con scritto "io qui non posso entrare".. 
Già mi immagino, davanti a lui, bello come il sole... "Puoi scrivere ad Ale con tantiiiiiissimo affetto il tuo Joe" .. Troppo .. Tanto so già, che una volta li, sarò uno stoccafisso.. Spero di ricordarmi almeno il mio nome... Voi non mi vedete, ma io non riesco proprio a smettere di sorridere 😍😍😍... 
Ho programmato ogni singolo momento di questa giornata pensando a lui.. A pranzo ho anche cucinato un primo buonissimo, di cui ora vi darò la ricetta, con le meatballs.. Ora devo cambiarmi, il mio sogno mi aspetta!!! 

Maccheroni con pomodorini, zucchine e meatballs di Ale (X 2 persone) 

1 zucchina grande o 2 piccole 
1 confezione di pomodorini
150 gr di salsiccia
2 fette di mortadella 
50 gr di parmigiano
Sale 
Pepe 

Puliamo e tagliamo le zucchine e i pomodorini a piacere.. Io la zucchina l'ho tagliata a semicerchio, e i pomodorini in tre parti .. 
Facciamo un soffritto con olio e aglio ed aggiungiamo le nostre verdure . 

Nel frattempo sgraniamo la salsiccia, tritiamo la mortadella , spolveriamo con il parmigiano, saliamo e pepiamo il composto ed amalgamiamo il tutto con le mani, cercando di non mangiarlo 😂.. 
Facciamo delle palline e mettiamole a cuocere con le verdure  per circa 15 minuti.. Saliamo, ma non troppo, le polpette daranno al sugo un bel sapore.. 


Nel frattempo , portiamo a bollore l'acqua per la pasta , saliamo, aggiungiamo i maccheroni.. Cottura al dente..
Scoliamo la pasta, tiriamo fuori dal nostro sugo le nostre meatballs e condiamola con il sughetto di pomodorini e zucchine.
Aggiungiamo le polpettine ed ecco il risultato.. 


venerdì 20 novembre 2015

Partiamo dal presupposto che la sottiletta è' un formaggio..

 
Premetto di essere una cultrice di formaggi.. Una che al banco formaggi dell'esselunga si ferma, manco fosse davanti a un negozio di caramelle.. Ogni volta ne scelgo uno diverso.. Vado dove mi porta il mio cuore di emmental filante.. 
Sono attratta principalmente dalle stagionature veraci.. Mesi e mesi di invecchiamento, se poi in foglie di vite ancora meglio.. Ogni riferimento al formaggio ubriaco e' puramente casuale.. 
Però, che cosa vuol dire però..c'è sempre un però.. Io non faccio del razzismo alimentare nei confronti della sottiletta.. 
Sarà un formaggio di plastica, sarà finta, sarà quello che volete voi, ma io non rinuncerò mai e poi mai a scartarmi con voracità una sottiletta appena entro in casa fregandomene altamente della contaminazione crociata.. 
E quando ne rimane un angolino? 
Si butta via? 
Cazzo noooo...
Non sia mai.. Sacrilegio.. 
Tutto questo per dirvi che.. Nella fonduta io ci metto pure la sottiletta.. Eh sì.. 
Eccovi la mia ricetta veggie del venerdì sera.. 

Broccoli e verze  con fonduta di formaggi (X 2 + avanzo da scaldare in padella) 

2 Broccoli 
1 verza 
1 fetta di Montasio 
2 sottilette 
50 gr di ricotta 
50 gr di crema di parmigiano 
Sale 

Premetto che per me questo piatto e' unico, nel senso che lo faccio in abbondanza in modo da mangiare solo quello.. 
Puliamo e tagliamo le cimette dei nostri broccoli ; togliamo le foglie più esterne della verza (conserviamole sempre per i nostri involtini), tagliamola a metà e recidiamo la parte bianca più dura, facciamola a listarelle e laviamola.. 
Prendiamo una casseruola dai bordi alti, mettiamo la nostra verdura al suo interno e riempiamola d'acqua. 
Una volta che l'acqua inizierà a bollire, saliamo, contiamo 15 minuti e scoliamo la nostra verdura.. Lasciamola nello scolapasta, così perderà tutta la sua acqua.. 
Dedichiamoci alla fonduta ... 
Uniamo in un pentolino il montasio a tocchetti, la ricotta, la sottiletta e la crema di parmigiano.. Mi raccomando , per evitare che si attacchino al fondo, giriamo sempre con un cucchiaio, così aiutiamo anche il formaggio più duro a sciogliersi bene. Cuociamo finché non sarà una crema uniforme. 
Mettiamo le verdure in teglia, versiamoci sopra la nostra fonduta, facendo in modo che il formaggio arrivi su ogni singolo pezzo di verdura.. 
Generosa spolverata di parmigiano in superficie, anche a scaglie se volete.. 
Inforniamo per 10 minuti in forno preriscaldato ad alte temperature in modalità grill .. Servire ben caldo.. Mmmmmmm.. 




Idea per una cena dell'ultimo minuto...

Noi milanesi siamo famosi in tutta Italia per i nostri ritmi di vita abbastanza frenetici...
Che poi per noi risultano normali...diciamo che da Firenze in giù la vita cambia radicalmente, se a volte invidio la calma e la filosofia dello  "sta senza penzieri" del sud, ammetto che, molte altre, mi è moooolto difficile tollerare certe cose...
Certo, io non sono una milanese pura...anzi, le mie origine sono proprio agli opposti...
Milanese di madre e siciliana di padre, quindi un giusto mix tra le parti che dovrebbe portarmi ad esserne imparziale...
Il mio problema è che vivere nei pressi di Milano ti segna, ti plasma...ti rende automaticamente una milanese imbruttita...
Vivere il sud solo ed esclusivamente per tre settimane l'anno (se va bene) è diverso che viverlo tutti i giorni...quando sei li vorresti vivere così...col sole in fronte...ma poi?
Comincerebbe a mancarti la classica cena con le galline alle 19.00, la nebbia, la Madunina, il risottino giallo con l'ossobuco, il parmigiano sulla pasta al posto della ricotta salata,  e , soprattutto, la celerità dei tuoi simili milanesi...
Non ce n'è...
Anche se questo ti porta ad essere spesso e volentieri con l'acqua alla gola nei tempi, a dover incastrare mille impegni in una sola giornata e rispettarli rigorosamente tutti...
Se ad esempio, il giovedì che è il giorno canonico per la tua spesa, dopo lavoro hai un impegno, la spesa la devi fare nella tua povera e misera ora di pausa, con il tuo carrellino che sfreccia manco fosse una Ferrari tra il reparto frutta e quello prodotti da forno...
Arrivi a casa alle 19.00, con una spesa da sistemare e una cena ancora tutta da preparare...
Metti a posto la spesa "ad cazzum", cosa tipica del gemelli, senza nessuna logica tra formaggi, carni, salumi...infatti, siamo bravissimi a giocare a tetris...
Ok, spesa sistemata, ora l'ansia del "che cosa preparo?" ti assale...
Dopo avervi raccontato questa recente esperienza di vita, vi dico come l'ho risolta...eccovi una ricettina super veloce...

Merluzzo al forno gratinato con mandorle ed erba cipollina (x 2 persone)

2 filetti di merluzzo fresco
50 gr di mandorle pelate
1 fetta di pancarrè
erba cipollina
sale
pepe
olio

Disponiamo i nostri filetti di merluzzo su una teglia con carta forno.
Mettiamo nel mixer le mandorle, il pancarrè, l'erba cipollina (a vostro gusto...io ne metto 4 fili), 1 presa di sale, pepe e un cucchiaio di olio.
Tritiamo il tutto...
Spolveriamo il nostro merluzzo con la gratinatura ottenuta.
Versiamo a filo un pochino di olio sui nostri filetti ed inforniamo per 15 minuti a 180°.
Quando la nostra gratinatura si sarà dorata, non bruciata, saranno pronti per essere sfornati.



giovedì 19 novembre 2015

VerziAmo


Novembre è un mese strano...
E' il mese della nebbia, dei morti, del compleanno di mia madre, del debutto del mio bellissimo parka...
Non vi è mai capitato di cercare su Wikipedia gli eventi successi che so il 19 novembre?
E' una cosa che ogni tanto faccio, mi piace scoprire certe piccole curiosità che normalmente non interesserebbero a nessuno...gemelli curioso....
Forse non tutti sanno che a novembre:
- esce il primo numero di Diabolik;
- escono libri come La fattoria degli animali di Orwell e La casa degli spiriti di Isabel Allende;
- debutta in tv la prima puntata di Pippi Calzelunghe;
- esce al cinema Fantasia della Disney;
- il primo Jukebox debutta a San Francisco;
- i Pink Floyd pubblicano l'album che ha rivoluzionato la storia della musica: The Wall;
- una persona viene colpita da un meteorite (questa mi faceva molto ridere);
- nascono Gordon Ramsay, Alessandro Borghese, Calvin Klein, Max Pezzali e quel figo pazzesco di Leonardo di Caprio;
- muoiono Freddy Mercury, Oscar Wilde e John Kennedy.

Voi penserete " minchia che eventoni"...
Se volete capire un gemelli, prima di tutto è importante sapere che il soggetto è attratto dal superfluo...una cosa che per altri può risultare inutile, senza importanza, per il gemelli ne ha eccome...poi, diciamo che da questa lista si evincono tutte le mie più grandi passioni...
Culinariamente parlando, invece,  novembre è un mese ricco di prodotti strabuoni...
Uno su tutti la VERZA...
Ieri sera al corso, infatti, abbiamo utilizzato questo prelibatissimo ingrediente in diverse preparazioni.
Mi piacerebbe riproporvi qui un  menù a base di verza, per carnivori e vegetariani...
Alcune ricette sono prese dal corso di ieri, ma con qualche piccola rivisitazione personale...

Fagottini di brisè con verza, uvetta e fontina (x 4 persone)

per la brisè

250 gr di farina
125 gr di burro
7 gr di sale (o zucchero nel caso la preparazione fosse dolce)
60 ml di acqua
1 tuorlo

per la farcia

200 gr di verza
150 gr di fontina
25 gr di uvetta
1 tuorlo
olio q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Iniziamo dalla preparazione più lunga, la pasta brisè.
Disponete la farina a fontana e al centro mettetevi il burro freddo.
Cominciate a lavorare il burro con la farina, otterrete un impasto molto sabbioso.
Aggiungiamo il sale e il tuorlo, lavoriamo per qualche minuto per far si che gli ingredienti si uniscano alla perfezione, ma il nostro impasto continuerà ad essere abbastanza sabbioso...
Ridisponiamo la farina a fontana e al centro versiamo la nostra acqua, cominciamo lentamente a lavorare il tutto, portandoci la farina verso il centro.
Formiamo la nostra solita palla di pasta e mettiamola in frigorifero a riposare...
Dedichiamoci al ripieno...
Togliamo le foglie più grandi ed esterne della nostra verza, ma teniamole da parte...vedrete cosa ne faremo...
Tagliamo a listarelle i nostri 150 gr di verza e facciamola appassire in padella con un po' di olio.
Nel frattempo, mettiamo la nostra uvetta in acqua calda e tagliamo a tocchetti la fontina.
Quando la verza si sarà ammorbidita, tiriamola via dal fuoco e condiamola con uvetta (strizzata), fontina, tuorlo, sale e pepe.
Stendiamo la nostra brisè, mi raccomando non troppo fine, altezza 0.7 cm diciamo...foriamola, dividiamola in 4 rettangoli e mettiamo la farcia al centro.
Chiudiamo unendo i lembi opposti della brisè, in modo da formare un fagottino.
Inforniamo per 15/20 minuti a 160°.
Ed eccoli qui....


Pasta integrale in versione pizzoccheri ( x 4 persone)

280 gr di pasta integrale corta
1/2 verza
2 patate tagliate a tocchetti
1 sacchetto di bietole e coste congelate
200 gr di fontina o edamer a tocchetti
parmigiano q.b.

Mettiamo a bollire in una pentola dai bordi alti la verza tagliata a listarelle, le patate a tocchetti e le verdure congelate...
Perchè scelgo il surgelato?
Credo che per una cena dell'ultimo momento sia la cosa migliore, gli spinaci devono essere puliti molto bene, perchè pieni di terra...piuttosto che comprare i bustoni al banco verdura con gli spinaci già tagliati, preferisco di gran lunga quelli surgelati, perchè contengono spesso e volentieri pezzi duri e bruttini...
Quando l'acqua inizierà a bollire, contiamo un cinque  minuti, in modo da far ammorbidire bene la verdure, dopo di che aggiungiamo la pasta che, mediamente, dovrà cuocere per 10 minuti.
Cottura al dente, please...
Scoliamo il tutto per bene, prendiamo una teglia e versiamoci dentro la nostra pasta, aggiungiamo i nostri tocchetti di fontina, un bello strato di parmigiano grattuggiato e inforniamo in modalità grill ad alta temperatura per qualche minuto, non troppo perchè l'effetto che vogliamo ottenere è lo scioglimento del formaggio, non la pasta troppo secca...
Sforniamo e gustiamo il nostro mega piatto sano...se non fosse per la fontina... 




Involtini di verza ( x 4 persone )

4 foglie di verza (quelle tenute da parte dopo lo strudel)
200 gr di macinato
100 gr di salsiccia
3 fette di mortadella
100 gr di parmigiano
100 gr di edamer grattuggiato
1 patata lessa
1 spicchio di aglio
prezzemolo q.b.
1 tuorlo
sale q.b
pepe q.b
400 gr di polpa di pomodoro
basilico, olio e sale

Iniziamo lessando per 5 minuti le nostre foglie di verza in acqua bollente.
Nel frattempo, prepariamo il nostro ripieno.
Lavoriamo il macinato e la salsiccia con le mani, in modo da amalgamarsi alla perfezione.
Uniamo la mortadella tritata, il prezzemolo, una patata schiacciata, lo spicchio d'aglio tritato, il tuorlo, i formaggi, saliamo e pepiamo a piacere e continuiamo a lavorarlo a mano.
Togliamo la parte più dura e bianca della foglia della verza, che è la meno digeribile, facciamo delle polpettine allungate di impasto e poniamole al centro della foglia.
Arrotoliamo la foglia attorno al nostro impasto.
Prepariamo la salsa di pomodoro, scaldiamo l'olio, aggiungiamo il pomodoro, tiriamolo per una decina di minuti e saliamo, aggiungendo anche il basilico.
Mettiamo i nostri involtini nella salsa, facciamoli cuocere per 15/20 minuti, in modo da lessare la carne all'interno di essi, ed ecco che saranno pronti per essere srotolati e divorati...





Enjoy your verza menù..........











mercoledì 18 novembre 2015

L'imperfezione quotidiana del gemelli e i cestini di parmigiano...

Il gemelli ogni mattina si sveglia e sa già che dovrà combattere contro la sua sbadataggine quotidiana...
E' un dato di fatto...
Tutto parte dal fatto che siamo dei disordinati mentali e non...
Riuscire a gestire tutte le nostre noi è già un'impresa non da poco, gestire, inoltre, tutti gli agenti esterni è ancora più stressante...
Una giornata tipo del gemelli potrebbe essere questa:

- metti la sveglia alle 6.53 (dispari, mi raccomando...ma questa dei numeri dispari è una mia fissa..), la rimandi...ti risuona alle 7.03, rimandi...alle 7.13 finalmente la spegni, apri gli occhi al mondo e già la tua mente va....

- colazione...il gemelli è facilmente influenzabile dalle pubblicità, soprattutto quelle della Mulino Bianco, se poi ti metti in testa di  seguire la stella per avere la coperta più morbidosa del mondo, lì sono cazzi...il gemelli incaponito è capace di comprare anche 10 pacchi di Pan di stelle a botta...è pronto a tutto per avere la sua coperta...un po' come quando hai 12 anni, vai al luna park con la fissa del criceto, spendi 20.000 lire cercando di vincerlo,  perchè nella tua mente c'è solo una parola...criceto... e poi, ecco che finalmente il gestore dello stand prova pena e te lo regala...certo, poi devi aggiungere altre 20.000 lire per gabbietta e quant'altro...ma ora hai un criceto...

- la vestizione...è un rito...devi dar retta alla gemelli donna che c'è in te, che ogni mattina si sveglia con buone speranze che tu scelga finalmente una gonna, un vestito...e alla gemelli casual, quella che vede solo jeans, possiede un sacco di jeans, comprerebbe solo jeans e quella che, fondamentalmente, vince sempre...è una lotta continua, i leggins sono il punto di incontro tra le due...

- finalmente sei pronta... bene, è il momento di trovare le chiavi della macchina...
La gemelli predilige borse immensamente grandi... all'interno potreste trovare di tutto, credetemi... una volta, cercando tra le varie borse, sono riuscita a trovare circa 20 €... il fatto di prediligere sempre borse grandi è dovuto semplicemente al fatto che al loro interno puoi nascondere i tuoi acquisti compulsivi fatti su internet (la scoperta del secolo), o in un giorno in cui le cose vanno male male male e l'unica cosa che può salvarti è una strisciata di bancomat...molte persone non ci capiscono, ma è davvero così...
Detto questo, rimane sempre il fatto che le chiavi della macchina, le chiavi di casa, il cartellino del lavoro e i ticket sono le cose che più si fatica a trovare in una borsa gemelli...e meno male che non fumo...

- il gemelli a lavoro ve lo eviterei volentieri...

- la cena...la cena del gemelli aspiranti chef  è sempre pensata per ore intere, può cambiare da un minuto con l'altro, sperimentale, soprattutto mai ovvia...ovviamente, ci si deve adeguare, si sa che per fare bene una cosa ci possono volere anche ore...
Se gli viene in mente di fare i cestini di parmigiano, non ce n'è... partendo dal presupposto che in padella non vengono mai (solo al corso, per culo), ci saranno almeno 4 tentativi, 5 spatole usate e 7 pentole diverse usate e da lavare...perchè prima di tutto la colpa non è sua, è della spatola, della pentola e se non viene neanche nel forno anche della teglia...
Da qui...ecco la ricetta di oggi...

Cestini di parmigiano con insalatina di asparagi e uovo grattuggiato

Parmigiano q.b.
1 mazzo di asparagi
1 uovo
1 cucchiaino di senape o maionese
sale

Mettiamo un pentolino di acqua sul fuoco, quando inizia a bollire inseriamo il nostro uovo con molta cautela, perchè potrebbe rompersi... mi raccomando, prima di usare le uova, puliamone sempre il guscio con acqua e scottex...non chiedetemi perchè...
Facciamolo bollire per 5/6 minuti, non di più...scoliamolo e lasciamolo raffreddare in acqua fredda.
Nel frattempo, puliamo gli asparagi...tagliamo la parte più legnosa, togliamo la pellicina verde che li riveste con il pelapatate e tagliamoli a tocchetti.
Facciamoli bollire anche loro per 10 minuti al massimo, però in questo caso entrano in gioco i gusti personali...io li preferisco più croccanti...scoliamoli...
Mentre i nostri asparagi cuociono, facciamo i nostri cestini di parmigiano...
In pentola non mi vengono mai...quindi, provate così'...
Forno preriscaldato a temperature alte, non importa quanto, tanto ci serve solo per pochi minuti...
Teglia rivestita di carta forno, formiamo due cerchi di parmigiano (non serve che siano perfetti) dal diametro di 10 cm più o meno...inforniamo, il parmigiano si scioglierà in pochi istanti, quando inizia a colorarsi e a formare delle piccole bolle, spegniamo il forno, apriamolo e lasciamolo lì qualche secondo...sforniamo, con una palettina stacchiamo il disco di parmigiano e mettiamolo sul "sederino" di un bicchiere, facendogli prendere la forma di un vero e proprio cestino...
Prepariamo la nostra insalatina... condiamo i nostri asparagi con un cucchiaino di senape o maionese, a seconda dei vostri gusti, un pizzico di sale e sopra grattuggiamo il nostro ovetto sodo e un po' di parmigiano a scaglie...
Finger food da paura....fidatevi....


martedì 17 novembre 2015

Sofficita'

Lezione di sofficita'.. O sofficezza..
Quanto mi piacciono queste due parole.. Già il loro suono ti fa pensare a qualcosa di morbido, come un materasso che ti accoglie dopo una giornata di lavoro, una crema idratante corpo che ti lascia una pelle fantasticamente morbida, un pigiama oysho di pile extramorbido, una trapuntino da divano che ti avvolge in queste fredde sere autunnali.. 
Ecco, non confondiamo la sofficita' con i sofficini, ve ne prego.. Mai nome fu così sbagliato, però quanto fa la pubblicità.. Chi cazzo l'ha mai visto un sofficino fare un sorriso??? Un visionario??? Un ubriaco??? Un folle???
Eppure la gente compra ancora i sofficini per vederli fare un sorriso.. 
Va bene che un sorriso ti cambia la giornata, però...... 
Stasera mi sentivo sofficemente ispirata ed ho creato questa ricettina... 

Biscotti soffici di ricotta con gocce di cioccolato e crema di pistacchi

250 gr di farina 
200 gr di ricotta 
150 gr di zucchero 
2 cucchiai di crema di pistacchi
1 cucchiaino di lievito 
1 bustina di vanillina 
1 uovo 
Gocce di cioccolato 

Mettere in una planetaria con gancio a foglia la farina, lo zucchero, il lievito, la vanillina, l'uovo, la ricotta e la crema di pistacchi ed impastare il tutto.. Aggiungere dopo qualche minuto le gocce di cioccolato ..
Formare delle palline , pressarle un pochino a modi paninetto e stenderle su una teglia con carta forno ... 
Infornare a 160* per 20 minuti. 
Spolverizzare con un soffice strato di zucchero a velo ... 
Assaggiare e crogiolarsi nella loro sofficezza sofficiosa.. 



Converse Rosa...Salmone......


Adoro le Converse...adoro anche questa foto ad essere onesti...mi piace fotografare le mie scarpe nel mondo, mi sento molto George Clooney in Up in the Air - tra le nuvole, costretto a fotografare in ogni parte del pianeta il cartonato della sorella con il futuro marito...solo che io non sono sotto costrizione...sarà un'altra delle mie fisse...cosa che su Instagram mi ha creato qualche problema di commenti strani dai famosi feticisti del piede...


Eppure ho un piede davvero, ma davvero inguardabile...magro, scheletrico, dita lunghe, sembra quasi una mano...tanto che il mio numero è il 41...il numero che ogni donna non vorrebbe avere, perchè significa accontentarsi...Le scarpe numero 41 non verranno mai scelte per gusto o piacere, verranno sempre scelte per "oh mio Dio un 41, mio!!!"...è il numero più ricercato, credetemi...beati i 37/38/39, vi invidio un sacco...
Meno male che, non ho una fissazione estrema per le scarpe... più per le magliette (ne ho più di 100)...
Diciamo pure che la mia tipologia di scarpa è bassa, rasente al suolo, quindi Converse e ballerine a nastro...
Non mi vedrete mai con un tacco che superi i 1.5 cm, tranne al mio matrimonio e ai matrimoni in genere, anche perchè il mio stile di camminata con tacco si può definire preistorico (ricorda molto quella di un tirannosauro), piuttosto che circense (ricordo molto gli artisti che camminano su un filo sospeso in aria...un equilibrio precario, nonostante la stabilità del suolo)...
Poi, mi piacciono i colori accesi, quindi le All Star sono proprio le mie scarpe per eccellenza...il tocco di felicità nel mio outfit di tutti i giorni...
Quelle che indosso oggi, il mio ultimo acquisto in tema scarpifero, sono rosa...ricordano molto il mio amato salmone..............e da qui, la ricetta di oggi...

Saltimbocca di salmone ( x 2 persone)

6 fettine di salmone
6 foglie di salvia
6 fette di bacon o pancetta
sale
pepe

Prepariamo il salmone, avendo cura di togliere le eventuali lische.
Stendere le foglie di salvia sulle fettine di pesce e avvolgerle con il bacon.
Farle rosolare nell'olio per qualche minuto, finchè il salmone non sarà più chiaro (quindi cotto) e il bacon non sarà diventato più croccantino...
E' una combinazione molto interessante...carne e pesce...gli opposti...
Ma si sa che... gli opposti si attraggono...