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venerdì 8 aprile 2016

Ma che è sto pastone per le papere?!?


Ormai, quando mangio il cous cous penso sempre a Checco Zalone ed al suo film Che bella giornata.. 
Non so voi, ma a me quella scena fa ridere di brutto.. 
Anche se Cado dalle nubi rimane sempre il mio preferito tra i 4.. 
Beh, so che il pollo al curry ve l'ho già proposto, però questa è una versione diversa, ma, soprattutto, è' la ricetta giusta per gli intolleranti/allergici al latte e ai suoi derivati..
Purtroppo, bisogna fare i conti con la realtà delle intolleranza alimentare e quando posso aiutare qualcuno a non privarsi di tutto, come la mia amica Simo, lo faccio volentieri.. 

Cous cous con pollo e verdure  al curry (x2 persone) 

Per il cous cous 
140 gr di cous cous 
160 ml di acqua 
2 cucchiai di olio 

Per il pollo 
2 petti di pollo interi 
1 carota 
2 zucchine 
1/2 scalogno
200 ml di latte di cocco 
Curry
Farina 
Sale
Pepe 

Cominciamo dalla cottura del cous cous.. Mettiamo sul fuoco una pentola con 160 ml di acqua e portiamola a bollore.. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo 1 cucchiaio di olio per ogni porzione di cous cous, quindi due, ed il cous cous..
Sgraniamolo con una forchetta, copriamolo con un coperchio e lasciamolo lì per 5 minuti. 
Nel frattempo.. Tritiamo finemente lo scalogno, grattugiamo zucchine e carota e facciamoli rosolare nell'olio in una pentola antiaderente.
Tagliamo a tocchetti il pollo, infariniamolo è aggiungiamolo alle verdure.. 
Cerchiamo di farlo cuocere in tutte le sue parti (se lo vedrete rosa è' ancora crudo, se lo vedrete bianco allora avrete fatto tutto giusto).. 
Versiamo il latte di cocco in un bicchiere e aggiungiamo qualche cucchiaio di curry, mescoliamo il tutto e incorporiamolo  in pentola.. Se necessario, e sempre secondo il vostro gusto, aggiungete del curry.. 
Facciamo restringere un po' il latte, saliamo e pepiamo ed anche il pollo e' pronto.. 
Versiamo il cous cous in pentola e facciamolo saltare qualche secondo con il pollo e il suo sughetto ed impiattiamo.. 







lunedì 28 marzo 2016

Easter days


Giornate pasquali, giornate di primavera, giornate di sushi pesante, giornate di gelati non proprio leggeri.. 


Tra conigli, uova e capretti (che io non mangio, perché adoro le capre e le pecore) se ne sono andati anche questi pochi giorni di festa.. 
Oh mamma saura, sembra un post triste.. 
In realtà, in questa giornata da agriturismo per eccellenza, ho creato un risotto degno di essere servito che so alla cascina Lasso.. 
Nato da una dimenticanza, sì perché il risotto al radicchio l'ho sempre mantecato con lo stracchino...ma ahimè, è' rimasto sullo scaffale formaggi dell'esselunga nonostante fosse in lista.. 
Però, avevo un caprino.. Formaggio che uso molto d'estate, per una pasta molto interessante che vi proporrò molto presto: ricotta, caprino e limone.. 
Ma, torniamo alla ricetta di oggi, eccola qui.. 

Risotto radicchio e caprino con speck croccante 

140 gr di riso arborio 
2 ceppi di radicchio semilungo piccoli 
1 caprino 
Parmigiano 
1 noce di burro 
Brodo vegetale 
1/2 bicchiere di vino bianco 
Sale 
Pepe 
Speck 

Iniziamo dal brodo, mettiamo sul fuoco dell'acqua con 1 cipolla, 1 carota e 1 gambo di sedano. 
Nel frattempo, tagliamo a listarelle il radicchio togliendo la parte bianca finale delle foglie.. A parte, tritiamo a coltello anche lo speck, mettiamolo in una pentola antiaderente e facciamolo cuocere finché non sarà bello croccante.. 
In un'altra pentola, facciamo sciogliere il burro e aggiungiamo il radicchio, lo rosoliamo per qualche minuto e incorporiamo il riso.. Versiamo il 1/2 bicchiere di vino, continuiamo a girare con un mestolo per non fare attaccare il radicchio o il riso e una volta sfumato l'alcool (quando non né sentirete più l'odore) cominciamo ad aggiungere poco alla volta il brodo. 
Mescoliamo sempre, non lasciamolo mai e continuiamo ad aggiungere a più riprese il brodo finché il riso non sarà pronto, quindi: aggiunta di brodo, girare girare girare finché non si sarà asciugato, aggiunta di brodo e gira gira gira.. Mai mettere troppo brodo..poco e per più volte.. 
A questo punto, quando il riso sarà cotto, mantechiamo con parmigiano e il nostro caprino e aggiustiamo di sale e pepe. 
Servire accompagnato dallo speck croccante.. 



domenica 7 febbraio 2016

Traguardi..


Sono sempre fiera dei miei attestati.. 
Conservo ancora il mio libretto universitario per ricordarmi quanto sono stata cogliona.. Ma ciò che mi dà sempre soddisfazione ogni volta che la guardo è'... La medaglia vinta al villaggio Baia dei pini giocando a freccette.. Oro, qui parliamo di oro! 
Anni e anni di allenamento al cortile di casa mi hanno fatta arrivare in finale con un simpatico signore di mezza età.. Centro.. E dico centro.. Un solo tiro e ho fatto centro.. 
Non mi capita praticamente mai nella vita di tutti i giorni, non azzecco mai niente.. 
Ma quel centro lo ricorderò per sempre.. 
Ecco, ricordo con meno entusiasmo la gita in canoa a cui ho partecipato subito dopo.. Già li ero una Yes Girl, ora sono pure peggio.. 
E adesso è' arrivato il mio primo attestato di cucina.. Quando mi arriverà quello delle 150 h festeggeremo, promesso.. 
Anche se mi piace così tanto questo corso che spero non finisca mai..
Momento triste, come la pasta che ho cucinato ieri sera .. Una sera con me, solo con me.. 

Bucatini radicchio e speck con fonduta di camambert (x1 persona che mangia) 

150 gr di bucatini 
1 ceppo di radicchio lungo 
Speck 
200 gr di camambert 
Sale 
Pepe 
Olio 

Portiamo ad ebollizione l'acqua per la pasta.  
Nel frattempo, prepariamo il condimento.. 
Tagliamo a listarelle il radicchio e facciamolo soffriggere con dell'olio.. Aggiungiamo lo speck anch'esso sminuzzato.. Facciamo appassire il tutto a fuoco lento, saliamo e pepiamo. 
In un pentolino a parte facciamo fondere il camambert, se dovesse risultare troppo compatto, aggiungiamo del latte. 
Facciamo cuocere i bucatini, scoliamo e facciamoli saltare con radicchio e speck e versiamoci la fonduta di camambert.. 
Servire e gustare... 



 

lunedì 18 gennaio 2016

Blue chocolate monday

Oggi è' il blue monday, il lunedì più triste dell'anno.. Il giorno in cui tutto ci sembra infinitamente triste e pesante da sopportare.. 
Bah, fosse solo oggi.. 
Sensazioni che si trascinano da giorni, ma va beh.. Passerà... 
Magari, se ci mettiamo davanti ad un piatto di ravioli al cacao con ripieno di melanzane ci passa prima... 
Beh, veramente oggi al corso ho mangiato una porzione di lasagne con salsiccia, i ravioli al cacao, del cous cous mari e monti e un involtino di orata e salmone.. I miei trigliceridi staranno ballando maracaibo al momento.. 

Ravioli al cacao con ripieno di melanzane

Per la pasta 
375 gr di farina
25 gr di cacao amaro 
4 uova 
2 cucchiai di olio
Sale 

Per il ripieno 
1 melanzana 
Olio 
Basilico 

Per il sugo 
300 gr di datterini 
Olio 

Per finire 
Ricotta salata 
Cioccolato bianco 

Iniziamo dalla pasta.. 
Farina e cacao a fontana, in mezzo mettiamoci le uova, il sale e l'olio.
Con le dita a becco rompiamo i tuorli delle uova, dopo di che iniziamo ad incorporare la farina verso il centro mischiandola con le uova.. A poco a poco il composto diventerà più compatto e solido, e formerete la vostra pallina di pasta. 
Mettete a riposare per 30 minuti in frigorifero. 
Nel frattempo, passiamo alla farcia.. 
Speliamo la melanzana, tagliamola a fette e poi a dadini, facciamola soffriggere per 10 minuti circa con l'olio, aggiungiamo del basilico tritato, saliamo, pepiamo e frulliamo il tutto.
Ora, tiriamo la pasta con la macchina apposita, perché dovrà essere molto fine.. 
Con un coppapasta ricaviamone dei cerchi da 10 cm circa, con una sac a poche farciamo il centro dei nostri futuri ravioli e sigilliamo con acqua e un altro cerchio di pasta, aiutandoci con i rebbi di una forchetta. 

Mettiamo a bollire l'acqua e nel frattempo facciamo soffriggere a parte i pomodorini, tagliati a metà, con un po' d'olio, aggiungendovi, se vi avanza, il compito di melanzane, aggiustare di sale. 
Facciamo bollire i ravioli, avendo cura di aggiungere prima dell'olio in acqua, in modo che non si attacchino. 
Scoliamo e saltiamoli nel sugo. 
Impiattiamo con una bella grattugiata di ricotta salata e cioccolato bianco.. 






domenica 17 gennaio 2016

Io odio il viola


Odio il colore viola, lilla e tutte le sue sfumature.. Sicuramente dipende dal fatto che sono già molto superstiziosa di mio, ma è' un colore che proprio non mi convince.. 
Nel mio armadio troverete ben poco di questo colore, ma nel mio frigorifero, che ormai sta messo peggio del mio armadio e ho detto tutto, troverete sicuramente le melanzane! 
Le melanzane sono ottime in qualsiasi forma.. Se siete salutari, grigliatele, aglio, sale, pomodorini secchi tritati, ricotta salata e prezzemolo e avrete un ottimo piatto..se siete goduriosi come me, rigatoni, ragù, melanzane fritte, fontina e besciamella e avrete un stupenda pasta pasticciata al forno.. 
Se, invece, una parte di voi vuole perdere peso e l'altra non vuole rinunciare ai piaceri della vita...beh, seguite la ricetta! 

Tagliolini al grano arso con sugo di parmigiana scomposta

250 gr di tagliolini al grano arso
1/2 scalogno 
1 melanzana 
1 confezioni di datterini
Sale 
Paprika 
Olio
Parmigiano 

Mettiamo un tegame pieno d'acqua sul fuoco e facciamolo bollire.
Tritiamo finemente 1/2 scalogno e facciamolo rosolare in un'altra pentola  in abbondante olio.. 
Aggiungiamo la melanzana (che avremo lavato, asciugato, tagliato a fette e poi a dadini) e abbassiamo leggermente il fuoco. 
Tagliamo i pomodorini in due e aggiungiamolo al nostro sugo.
Con l'aggiunta dei pomodorini, il sugo dovrebbe diventare più acquoso, se vediamo che si asciuga troppo aggiungiamo un po' di acqua di cottura. 
Aggiustiamo, poi, con sale e un pizzico di piccante.. Paprika, più dolce o peperoncino per gli impavidi.. 
Una volta che l'acqua per la pasta ha raggiunto il bollore, aggiungiamo il sale e un filo d'olio, in modo che la pasta fresca non si attacchi, e infine la pasta. 
Sarà cotta in pochi minuti, una volta che la vedrete in superficie assaggiatela e regolatevi secondo i vostri gusti. 
Scoliamo la pasta e facciamola saltare nel sugo. 
Ed ecco la nostra pasta di oggi! 




giovedì 7 gennaio 2016

Verde!


Ieri finalmente sono riuscita ad andare a vedere Il piccolo principe.. Uno dei miei libri preferiti, anche se l'ho letto solo recentemente grazie a mia madre.. 
Un libro talmente vero e puro che non potrà mai passare di moda.. La profondità di alcune frasi è' quasi commovente.. 
È' anche vero che io mi commuovo per ogni nonnulla..però, se avrete voglia e occasione di leggerlo mi darete ragione.. 
Adoro quell'omino vestito di verde... 
Verde.. Il colore della spensieratezza, dell'immaturità, della speranza.. Sicuramente è' uno dei miei colori preferiti in tutte le sue varianti.. 
Verde come la mia lasagna di ieri, una bella alternativa alla solita al ragù.. Anche se non la disdegno mai.. 
Questa volta, sono onesta, ho usato qualsiasi besciamella già pronta.. Maldetto Morfeo, è' stata colpa tua! 

Lasagne con zucchine, crema di primosale e noci 

Sfogliavelo 
4 zucchine 
100 gr di noci tritate 
3 primosale 
200 gr di ricotta 
Basilico q.b. 
Parmigiano q.b. 
500 ml di besciamella 
1 spicchio d'aglio 
Sale 
Olio 

In una pentola facciamo rosolare le zucchine grattugiate con uno spicchio d'aglio e olio per una decina di minuti a fuoco medio, finché la loro stessa acqua non si sarà asciugata. 
Nel frattempo, nel mixer frulliamo ricotta, primosale e basilico fino a farne una crema.. Aggiustiamo di sale. 
Ora, facciamo intiepidire la besciamella in un pentolino e aggiungiamo la metà delle nostre noci tritate.. 
Adesso che abbiamo fatto i nostri condimenti, dedichiamoci alla costruzione della nostra lasagna: 
- teglia
- strato di besciamella e noci
- sfoglia 
- zucchine 
- crema di primosale 
- parmigiano 
- noci a piacere :-)


Poi di nuovo sfoglia, zucchine, crema di primosale, parmigiano e noci.. Chiudiamo con sfoglia, besciamella e parmigiano. 
Inforniamo per 20 minuti a 180 gradi. 
Ed ecco il risultato! 




martedì 29 dicembre 2015

Arancione!


L'arancione è' un colore bellissimo.. Il colore protagonista dell'autunno.. Acceso, felice.. Peccato che sia il colore degli agrumi che io odio.. 
Ecco, se siete amanti degli agrumi, vi avviso che nel mio blog non troverete mai ricette con arance, mandarini, ecc.. Al limite il limone.. 
Lo so, sono così da sempre.. Non ci posso fare nulla, non mangio frutta..
Però, questo è' anche il colore della zucca! 
E visto che dobbiamo disintossicarci da questi pranzi da un milione di calorie, perché non farne una bella vellutata? 
La mia ricetta è un po' alternativa.. 
Ho preso un po' del mio viaggio a Parigi è un po' di un agriturismo che frequento spesso e molto volentieri.. Quindi, una vellutata di zucca e patate aromatizzata allo zenzero con Foie gras.. 

Vellutata di zucca e patate aromatizzata allo zenzero con Foie gras (x2/3 porzioni) 

1/4 di zucca mantovana
4 patate medie 
1/2 scalogno
1 cucchiaino di zenzero 
Parmigiano q.b. 
Foie gras 

Togliamo la buccia della zucca con un coltello, laviamola s tagliamola a pezzi medi. Laviamo le patate, sbucciamole e tagliamole a pezzi.. 
Mettiamo lo scalogno a rosolare con del 'olio, aggiungiamo le verdure e facciamole insaporire qualche minuto, mescolando sempre in modo da non farle bruciare. 
Versiamo l'acqua in pentola, fino a coprire le verdure, non di più, troppa renderebbe la vellutata troppo liquida.. 
Portiamo ad ebollizione, contiamo 15 minuti e le verdure dovrebbero essere cotte e morbide.. Con un minipimer ad immersione frulliamo il tutto, facciamo cuocere per qualche minuto ancora, saliamo, pepiamo e aggiungiamo un cucchiaino di zenzero. 
Serviamo aggiungendo un pezzo di Foie gras al centro del piatto, in alternativa potete mettervi un quadratino di gorgonzola che con la zucca ci sta da dio.. Parmigiano a piacere.. 




lunedì 28 dicembre 2015

Dopo due giorni di riposo.. Si ricomincia a cucinare!


Eh sì, dopo due giorni di meritato riposo e cibo come se non ci fosse un domani sono tornata.. 
Sono andata a respirare un po' di aria natalizia ai mercatini di Trento.. Ma sembrava giugno.. Quindi, bello il Natale a giugno! 
Sole, cielo blu, zero neve.. Non ci sono più le stagioni di una volta! 

Però, ho scoperto un ristorante che vi consiglio caldamente.. Non il solito posto di montagna, una cosa nuova, originale..la locanda Camorz a Mezzocorona.. Andateci, davvero.. La trota salmonata marinara in aceto di lamponi era la fine del mondo.. Per non parlare dell'uovo fritto nella polenta su fonduta di casolet.. Ciao proprio.. 
Tornando a casa, ho capito che l'unica cosa da fare era mettersi a dieta, così non si va da nessuna parte.. 
Quindi, un primo leggero e molto veggie oggi ci stava proprio.. 

Farfalle con crema di pomodorini, fagiolini e basilico (x2 persone) 

140 gr di farfalle 
1 confezione di datterini
150 gr di fagiolini 
1/2 scalogno 
Basilico q.b. 
Parmigiano o pecorino romano 

Oliamo una pentola antiaderente e facciamo soffriggere il nostro scalogno, aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà e facciamone un sughetto.. Saliamo e spegniamo il fuoco. 
Mettiamo sul fuoco una pentola d'acqua e portiamola ad ebollizione, saliamo e facciamo cuocere per 10 minuti i fagiolini precedentemente lavati e spuntati ai lati. 
Nella stessa acqua mettiamoci la pasta. 
Nel frattempo con un minipimer frulliamo il nostro sugo, con i fagiolini e il basilico, aggiustiamo si sale se necessario. 
Scoliamo la pasta, facciamola saltare con il sugo e serviamo con una spolverata di parmigiano o pecorino romano. 









martedì 22 dicembre 2015

Nidi


Vi è' mai capitato di vedere un uccello che si costruisce il suo nido? 
Li vedi passare con i loro rametti, uno per volta, e nel giro di poco tempo ti fanno un nido.. Così dal nulla.. Ingegneria animale..
Una volta, ricordo che una mamma piccione aveva creato il suo nido sul nostro balcone, sotto le travi della mansarda.. I piccoli assomigliavano di brutto agli angeli della Thun, costantemente a bocca aperta.. Posso dire di averli nutriti con bucce del formaggio, mi sono sentita quasi come Sid il bradipo, madre di tre dinosauri.. 
Tutta questa premessa sui nidi per arrivare alla ricetta di oggi.. Nidi di pasta fresca al prezzemolo con sugo di gamberi su un letto di vellutata bicolore.. Grazie all 'inventiva del nostro chef al corso.. 

Nidi di pasta fresca al prezzemolo con sugo di gamberi su un letto di vellutata bicolore.. (X5 persone)

Per la pasta 
500 gr di farina
5 uova 
1 cucchiaio di olio
1 mazzetto di prezzemolo 
1 presa di sale 

Per il sugo 
200 gr di mazzancolle
1 costa di sedano 
1 carota 
1 spicchio d'aglio 
Olio 
Sale 

Per le vellutate 
100 gr di zucca 
100 gr di broccoli 
100 gr di burro 
400 gr di panna da cucina

Iniziamo sempre dalla pasta.. Frulliamo le uova con il prezzemolo.. Farina a fontana, in mezzo il composto di uova e prezzemolo, olio e sale..Iniziamo a lavorare la futura pasta, piano piano, cercando di portare a poco a poco la farina verso il composto di uova..impastiamo bene fino ad ottenere una pasta bella morbida e soda. Lasciamola riposare per una mezz'oretta in frigorifero.. 
Puliamo i gamberi, levando l'intestino , quella striscia nera che si toglie facendo un'incisione sulla schiena.. Laviamoli e tagliamoli a pezzetti.. Dividiamolo circa in tre parti.. Facciamo un trito molto grossolano nel mixer di sedano, aglio e carota... Olio in pentola, facciamone un bel soffritto e aggiungiamo poi i gamberi.. Cuociamoli a fuoco basso per 10 minuti circa, saliamo e pepiamo. 

Facciamo bollire separatamente la zucca e i broccoli per circa 15 minuti.. Scoliamo.. Sempre in due tegami separati mettiamoli a rosolare con del burro per qualche minuto, aggiungiamo 200 gr di panna per verdura, frulliamo il tutto, saliamo e pepiamo.  
Stendiamo la pasta, molto sottile, cercando di farne un cerchio.. Dividiamola a metà e arrotoliamo le parti su se stesse..Tagliamo le nostre tagliatelle dallo spessore di un centimetro.. 
Cuociamo la pasta, avendo cura di aggiungere un filo d'olio in acqua prima di metterla in cottura, per pochi minuti. 
Scolare e far saltare con il sugo di gamberi. 
Impiattiamo mettendo sotto la vellutata di broccoli, al centro di essa un cucchiaio di vellutata di zucca, sopra il nostro nido di tagliatelle e gamberi (mestolo da brodo e forchettone, arrotoliamo la pasta con il forchettone nel mestolo) . E il piatto è servito .. 


martedì 15 dicembre 2015

Sapori di Costiera....pasta Wuanema & Kozzo..


Questa estate ho avuto il piacere di andare qualche giorno a Napoli per il matrimonio dei Kozzini e una settimana in costiera ad agosto... 
Una vacanza che mi ha dato veramente moltissimo sotto tutti i punti di vista.. Paesaggio stupendo, mare fantastico, cibo superlativo.. 


Non ero mai stata in Campania, il mio battesimo napoletano è' avvenuto proprio il giorno del mio compleanno di questo anno.. Il weekend del matrimonio del mio compariello Kozzo.. 


Testimone del mio matrimonio, amico da quando ho varcato la porta della Maso, compagno di tutto ciò che è divertente.. Una persona che dovreste davvero conoscere..L'amicizia è così.. 
Ci sarebbero tantissimi aneddoti che potrei raccontarvi su di noi.. Tra tutti scelgo questo.. 
Da poco lavoravo in Maso, una collega mi invita a cena a casa sua ed al ritorno, siccome sono molto impedita con le strade, mi perdo ovunque perfino in casa mia, ho chiesto aiuto a Mirko e Kozzo.. 
"Ok Ale seguici con la macchina"
Io ho cercato di seguirli, ma poi ho cominciato a pensare che quella strada non fosse quella giusta.. Il mio istinto diceva così, quindi alla rotonda sono tornata indietro e mi sono persa.. 
Questo episodio ha segnato profondamente la nostra amicizia.. Hanno capito chi ero.. Una ragazza astratta dalle strane convinzioni.. Una rincoglionita, in poche parole.. 
Questa è' la ricetta che dedico con piacere al mio kozzino..tutto il profumo e i sapori della sua terra..  Con affetto.. Ale 

Orecchiette Wuanema & Kozzo (x2 persone) 

140 gr di orecchiette 
1 mazzo di cicoria 
200 gr di pomodorini 
1 cucchiaio di colatura di alici 
1 spicchio d'aglio 
Olio 
Sale 

Mettere sul fuoco una pentola d'acqua per la pasta. 
Mondare la cicoria, togliere le foglie più esterne, tagliarla a listarelle, lavarla ed asciugarla. 
Lavare i pomodorini e tagliarli a metà.. 
Soffriggere l'aglio nell'olio, aggiungere la cicoria e i pomodorini e farli appassire a fuoco molto lento.. Quando la cicoria si sarà ammorbidita, irroriamo il tutto con un cucchiaio di colatura di alici, mi raccomando non abbondate perché è molto forte.. 
Scoliamo la pasta, facciamola saltare con il condimento e serviamo con una bella spolverata di ricotta salata grattugiata.. 





domenica 13 dicembre 2015

Mi invento una pasta!


La pasta per me è un po' come Romeo per Giulietta.. Se solo non fosse un carboidrato... Che poi dico così, ma in realtà quando c'è non mi faccio così tanti problemi.. E quando la faccio raramente rispetto la regola dei 70 gr a testa.. Se sono sola, arrivo a farmene anche 100/150 gr .. + 2 belle scatole da 80 gr di tonno a crudo e ciao proprio.. 
Devo aver preso da mio padre in questo..
Ricordo di quella volta in cui mia madre era andata al mare e ci aveva lasciato un bel contenitore di ragù.. Una sera mio padre arriva, mette su l'acqua per la pasta, ok facciamo gli spaghetti, scola... "Papà ma quanta pasta hai buttato?" 
"Eh una confezione da 1/2 kg"
O.o
Voi penserete.. L'avranno avanzata.. Ed è qui che vi sbagliate.. 
Nel fare la pasta ci vuole estro, come direbbe un mio collega "la pasta si inventa, si crea"..
Ed eccovi quella che mi sono inventata ieri.. 

Farfalle verza e gorgonzola (x2 persone) 

140 gr di pasta 
1/2 verza 
100 gr di gorgonzola 
Sale 
Olio 
Aglio

Tagliamo a metà la nostra verza, incidiamo  la parte bianca più dura e facciamola a listarelle, laviamola e asciughiamola. 
Facciamo rosolare uno spicchio d'aglio nell'olio e aggiungiamo le nostre verze. 
Facciamole cuocere, finché non si saranno ammorbidite per bene. 
Mettiamo sul fuoco una pentola d'acqua per la pasta, portiamola a bollore, saliamo e aggiungiamo la pasta. 
In un altra pentola facciamo sciogliere il gorgonzola, finché non si sarà ridotto a crema. 
Scoliamo le farfalle, facciamole saltare qualche minuto nella saltiera con le verze, aggiungiamo la crema di zola... Da leccarsi i baffi.. 


martedì 8 dicembre 2015

In attesa del Natale..


Il titolo parla da se... 
Mancano pochi giorni al Natale.. Giorni di delirio puro, l'avvento e' un periodo stressante:  file interminabili nei negozi per comprare i regali, la ricerca del regalo perfetto, la stesura del menù della vigilia, le prove tecniche dei piatti che volete servire, l'inesorabile "cerchiamo di mangiare poco in questo periodo che ci aspettano giorni e giorni di tavole imbandite" , 1000 cene prenatalizie ...  
Cosa resterà del nostro girovita? 
Anzi, cosa si aggiungerà e' il verbo giusto.. 
Questa che vi proporrò oggi è una ricetta un po' più leggera, rispetto alla classica "penna al salmone" .. Non uso quasi mai la panna, credo che esistano degli ottimi sostituti.. Inoltre, è' una proposta molto valida anche per la vigilia o capodanno, ed è' velocissima! 

Penne al salmone (x 2 persone) 

140 gr di penne 
2 panetti da 80 gr di formaggio spalmabile, tipo Philadelphia 
200 gr di salmone affumicato 
Erba cipollina 
Sale 
Pepe 



Mettiamo a bollire l'acqua per la pasta.
Nel frattempo, in una pentola antiaderente facciamo sciogliere i panetti di formaggio allungandoli con l'acqua di cottura, aggiungiamo il salmone tagliato a striscioline e l'erba cipollina sminuzzata. 
Cuociamo la pasta, cottura al dente, scoliamo, facciamola saltare nella padella con il condimento e serviamo.. 





sabato 21 novembre 2015

Waiting for Joe Bastianich

Non ho dormito molto per via dell'emozione.. Ieri sera ho scoperto che oggi il mio amore Joe Bastianich presenterà il suo libro a Milano..
Cuore che batte all'impazzata... 
Joe Bastianich a Milano.. A Milano.. Ma io sono a Milano!!!
Non posso davvero perdermelo.. 
Lui è il giudice più figo di Masterchef, mi piacciono questi suoi modi così rudi... Quando lancia un piatto, oppure dice qualcosa di incomprensibile io rimango affascinata dal suo essere così figo.. 
Lo seguo su ogni social network, potrebbe pensare che sono una stalker.. Spero che oggi in libreria non abbiano la mia foto appesa fuori con scritto "io qui non posso entrare".. 
Già mi immagino, davanti a lui, bello come il sole... "Puoi scrivere ad Ale con tantiiiiiissimo affetto il tuo Joe" .. Troppo .. Tanto so già, che una volta li, sarò uno stoccafisso.. Spero di ricordarmi almeno il mio nome... Voi non mi vedete, ma io non riesco proprio a smettere di sorridere 😍😍😍... 
Ho programmato ogni singolo momento di questa giornata pensando a lui.. A pranzo ho anche cucinato un primo buonissimo, di cui ora vi darò la ricetta, con le meatballs.. Ora devo cambiarmi, il mio sogno mi aspetta!!! 

Maccheroni con pomodorini, zucchine e meatballs di Ale (X 2 persone) 

1 zucchina grande o 2 piccole 
1 confezione di pomodorini
150 gr di salsiccia
2 fette di mortadella 
50 gr di parmigiano
Sale 
Pepe 

Puliamo e tagliamo le zucchine e i pomodorini a piacere.. Io la zucchina l'ho tagliata a semicerchio, e i pomodorini in tre parti .. 
Facciamo un soffritto con olio e aglio ed aggiungiamo le nostre verdure . 

Nel frattempo sgraniamo la salsiccia, tritiamo la mortadella , spolveriamo con il parmigiano, saliamo e pepiamo il composto ed amalgamiamo il tutto con le mani, cercando di non mangiarlo 😂.. 
Facciamo delle palline e mettiamole a cuocere con le verdure  per circa 15 minuti.. Saliamo, ma non troppo, le polpette daranno al sugo un bel sapore.. 


Nel frattempo , portiamo a bollore l'acqua per la pasta , saliamo, aggiungiamo i maccheroni.. Cottura al dente..
Scoliamo la pasta, tiriamo fuori dal nostro sugo le nostre meatballs e condiamola con il sughetto di pomodorini e zucchine.
Aggiungiamo le polpettine ed ecco il risultato.. 


giovedì 19 novembre 2015

VerziAmo


Novembre è un mese strano...
E' il mese della nebbia, dei morti, del compleanno di mia madre, del debutto del mio bellissimo parka...
Non vi è mai capitato di cercare su Wikipedia gli eventi successi che so il 19 novembre?
E' una cosa che ogni tanto faccio, mi piace scoprire certe piccole curiosità che normalmente non interesserebbero a nessuno...gemelli curioso....
Forse non tutti sanno che a novembre:
- esce il primo numero di Diabolik;
- escono libri come La fattoria degli animali di Orwell e La casa degli spiriti di Isabel Allende;
- debutta in tv la prima puntata di Pippi Calzelunghe;
- esce al cinema Fantasia della Disney;
- il primo Jukebox debutta a San Francisco;
- i Pink Floyd pubblicano l'album che ha rivoluzionato la storia della musica: The Wall;
- una persona viene colpita da un meteorite (questa mi faceva molto ridere);
- nascono Gordon Ramsay, Alessandro Borghese, Calvin Klein, Max Pezzali e quel figo pazzesco di Leonardo di Caprio;
- muoiono Freddy Mercury, Oscar Wilde e John Kennedy.

Voi penserete " minchia che eventoni"...
Se volete capire un gemelli, prima di tutto è importante sapere che il soggetto è attratto dal superfluo...una cosa che per altri può risultare inutile, senza importanza, per il gemelli ne ha eccome...poi, diciamo che da questa lista si evincono tutte le mie più grandi passioni...
Culinariamente parlando, invece,  novembre è un mese ricco di prodotti strabuoni...
Uno su tutti la VERZA...
Ieri sera al corso, infatti, abbiamo utilizzato questo prelibatissimo ingrediente in diverse preparazioni.
Mi piacerebbe riproporvi qui un  menù a base di verza, per carnivori e vegetariani...
Alcune ricette sono prese dal corso di ieri, ma con qualche piccola rivisitazione personale...

Fagottini di brisè con verza, uvetta e fontina (x 4 persone)

per la brisè

250 gr di farina
125 gr di burro
7 gr di sale (o zucchero nel caso la preparazione fosse dolce)
60 ml di acqua
1 tuorlo

per la farcia

200 gr di verza
150 gr di fontina
25 gr di uvetta
1 tuorlo
olio q.b.
sale q.b.
pepe q.b.

Iniziamo dalla preparazione più lunga, la pasta brisè.
Disponete la farina a fontana e al centro mettetevi il burro freddo.
Cominciate a lavorare il burro con la farina, otterrete un impasto molto sabbioso.
Aggiungiamo il sale e il tuorlo, lavoriamo per qualche minuto per far si che gli ingredienti si uniscano alla perfezione, ma il nostro impasto continuerà ad essere abbastanza sabbioso...
Ridisponiamo la farina a fontana e al centro versiamo la nostra acqua, cominciamo lentamente a lavorare il tutto, portandoci la farina verso il centro.
Formiamo la nostra solita palla di pasta e mettiamola in frigorifero a riposare...
Dedichiamoci al ripieno...
Togliamo le foglie più grandi ed esterne della nostra verza, ma teniamole da parte...vedrete cosa ne faremo...
Tagliamo a listarelle i nostri 150 gr di verza e facciamola appassire in padella con un po' di olio.
Nel frattempo, mettiamo la nostra uvetta in acqua calda e tagliamo a tocchetti la fontina.
Quando la verza si sarà ammorbidita, tiriamola via dal fuoco e condiamola con uvetta (strizzata), fontina, tuorlo, sale e pepe.
Stendiamo la nostra brisè, mi raccomando non troppo fine, altezza 0.7 cm diciamo...foriamola, dividiamola in 4 rettangoli e mettiamo la farcia al centro.
Chiudiamo unendo i lembi opposti della brisè, in modo da formare un fagottino.
Inforniamo per 15/20 minuti a 160°.
Ed eccoli qui....


Pasta integrale in versione pizzoccheri ( x 4 persone)

280 gr di pasta integrale corta
1/2 verza
2 patate tagliate a tocchetti
1 sacchetto di bietole e coste congelate
200 gr di fontina o edamer a tocchetti
parmigiano q.b.

Mettiamo a bollire in una pentola dai bordi alti la verza tagliata a listarelle, le patate a tocchetti e le verdure congelate...
Perchè scelgo il surgelato?
Credo che per una cena dell'ultimo momento sia la cosa migliore, gli spinaci devono essere puliti molto bene, perchè pieni di terra...piuttosto che comprare i bustoni al banco verdura con gli spinaci già tagliati, preferisco di gran lunga quelli surgelati, perchè contengono spesso e volentieri pezzi duri e bruttini...
Quando l'acqua inizierà a bollire, contiamo un cinque  minuti, in modo da far ammorbidire bene la verdure, dopo di che aggiungiamo la pasta che, mediamente, dovrà cuocere per 10 minuti.
Cottura al dente, please...
Scoliamo il tutto per bene, prendiamo una teglia e versiamoci dentro la nostra pasta, aggiungiamo i nostri tocchetti di fontina, un bello strato di parmigiano grattuggiato e inforniamo in modalità grill ad alta temperatura per qualche minuto, non troppo perchè l'effetto che vogliamo ottenere è lo scioglimento del formaggio, non la pasta troppo secca...
Sforniamo e gustiamo il nostro mega piatto sano...se non fosse per la fontina... 




Involtini di verza ( x 4 persone )

4 foglie di verza (quelle tenute da parte dopo lo strudel)
200 gr di macinato
100 gr di salsiccia
3 fette di mortadella
100 gr di parmigiano
100 gr di edamer grattuggiato
1 patata lessa
1 spicchio di aglio
prezzemolo q.b.
1 tuorlo
sale q.b
pepe q.b
400 gr di polpa di pomodoro
basilico, olio e sale

Iniziamo lessando per 5 minuti le nostre foglie di verza in acqua bollente.
Nel frattempo, prepariamo il nostro ripieno.
Lavoriamo il macinato e la salsiccia con le mani, in modo da amalgamarsi alla perfezione.
Uniamo la mortadella tritata, il prezzemolo, una patata schiacciata, lo spicchio d'aglio tritato, il tuorlo, i formaggi, saliamo e pepiamo a piacere e continuiamo a lavorarlo a mano.
Togliamo la parte più dura e bianca della foglia della verza, che è la meno digeribile, facciamo delle polpettine allungate di impasto e poniamole al centro della foglia.
Arrotoliamo la foglia attorno al nostro impasto.
Prepariamo la salsa di pomodoro, scaldiamo l'olio, aggiungiamo il pomodoro, tiriamolo per una decina di minuti e saliamo, aggiungendo anche il basilico.
Mettiamo i nostri involtini nella salsa, facciamoli cuocere per 15/20 minuti, in modo da lessare la carne all'interno di essi, ed ecco che saranno pronti per essere srotolati e divorati...





Enjoy your verza menù..........