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martedì 5 aprile 2016

Come trasformare una salutare e triste insalata in...un piatto con il sorriso :-)


Almeno una volta al mese noi gemelli decidiamo che è giunto il momento di rimettersi in forma.. Ed almeno una volta al mese tutti questi progetti di vita salutare, senza carboidrati, junk food e coca cola se ne vanno a fanculo nel giro di un nano secondo.. Basta una giornata storta, una macchinetta che ti mette in mostra tutte le sue merendine, un aperitivo infrasettimanale.. Sta di fatto che le regole alimentari e non sono fatte per tutti gli altri segni.. Non per il gemelli.. 
E fu così che la serata inizio' con un "stasera insalata" e poi finì...a schifio proprio.. 

Insalata di una gemelli post ciclo 

Per l'insalata 

1 busta di insalata valeriana 
2 patate 
100 gr di speck 
Brie
Olio 
Sale 
Paprika 

Per le focaccine in padella 

200 gr di farina
100 ml di acqua tiepida 
1 cucchiaio di olio 
1 cucchiaino di bicarbonato 
1 presa di sale

Cominciamo dall'impasto delle focaccine.. 
Impastiamo in una ciotola tutti gli ingredienti, formiamo un panetto e facciamo riposare per una mezz'ora. 
Stendiamo la pasta, ricaviamo dei cerchi di pasta che faremo cuocere per qualche minuto in una pentola antiaderente con un filo d'olio.. Quando le vedrete più gonfie e colorite, mettetele in un piatto.. Spolverata di sale e il primo passo è fatto.. Volendo potreste anche aggiungere all'impasto che so del basilico, erba cipollina, rosmarino.. 


Nel frattempo, laviamo e mondiamo le patate, tagliamole a tocchetti e mettiamole in una teglia ben oliata, saliamole e se volete dare loro un gusto più accattivante aggiungete della paprika, filo d'olio e in forno per 20/25 minuti a 180.. Date sempre un occhio e una girata di tanto in tanto.. 
Tagliamo a striscioline lo speck e rendiamolo croccante in una pentola (senza olio)..
Lavate e mondare la valeriana, aggiungere lo speck croccante, le patate al forno e il brise tagliato a pezzetti... Condite e servite.. 



lunedì 28 marzo 2016

Easter days


Giornate pasquali, giornate di primavera, giornate di sushi pesante, giornate di gelati non proprio leggeri.. 


Tra conigli, uova e capretti (che io non mangio, perché adoro le capre e le pecore) se ne sono andati anche questi pochi giorni di festa.. 
Oh mamma saura, sembra un post triste.. 
In realtà, in questa giornata da agriturismo per eccellenza, ho creato un risotto degno di essere servito che so alla cascina Lasso.. 
Nato da una dimenticanza, sì perché il risotto al radicchio l'ho sempre mantecato con lo stracchino...ma ahimè, è' rimasto sullo scaffale formaggi dell'esselunga nonostante fosse in lista.. 
Però, avevo un caprino.. Formaggio che uso molto d'estate, per una pasta molto interessante che vi proporrò molto presto: ricotta, caprino e limone.. 
Ma, torniamo alla ricetta di oggi, eccola qui.. 

Risotto radicchio e caprino con speck croccante 

140 gr di riso arborio 
2 ceppi di radicchio semilungo piccoli 
1 caprino 
Parmigiano 
1 noce di burro 
Brodo vegetale 
1/2 bicchiere di vino bianco 
Sale 
Pepe 
Speck 

Iniziamo dal brodo, mettiamo sul fuoco dell'acqua con 1 cipolla, 1 carota e 1 gambo di sedano. 
Nel frattempo, tagliamo a listarelle il radicchio togliendo la parte bianca finale delle foglie.. A parte, tritiamo a coltello anche lo speck, mettiamolo in una pentola antiaderente e facciamolo cuocere finché non sarà bello croccante.. 
In un'altra pentola, facciamo sciogliere il burro e aggiungiamo il radicchio, lo rosoliamo per qualche minuto e incorporiamo il riso.. Versiamo il 1/2 bicchiere di vino, continuiamo a girare con un mestolo per non fare attaccare il radicchio o il riso e una volta sfumato l'alcool (quando non né sentirete più l'odore) cominciamo ad aggiungere poco alla volta il brodo. 
Mescoliamo sempre, non lasciamolo mai e continuiamo ad aggiungere a più riprese il brodo finché il riso non sarà pronto, quindi: aggiunta di brodo, girare girare girare finché non si sarà asciugato, aggiunta di brodo e gira gira gira.. Mai mettere troppo brodo..poco e per più volte.. 
A questo punto, quando il riso sarà cotto, mantechiamo con parmigiano e il nostro caprino e aggiustiamo di sale e pepe. 
Servire accompagnato dallo speck croccante.. 



domenica 7 febbraio 2016

Traguardi..


Sono sempre fiera dei miei attestati.. 
Conservo ancora il mio libretto universitario per ricordarmi quanto sono stata cogliona.. Ma ciò che mi dà sempre soddisfazione ogni volta che la guardo è'... La medaglia vinta al villaggio Baia dei pini giocando a freccette.. Oro, qui parliamo di oro! 
Anni e anni di allenamento al cortile di casa mi hanno fatta arrivare in finale con un simpatico signore di mezza età.. Centro.. E dico centro.. Un solo tiro e ho fatto centro.. 
Non mi capita praticamente mai nella vita di tutti i giorni, non azzecco mai niente.. 
Ma quel centro lo ricorderò per sempre.. 
Ecco, ricordo con meno entusiasmo la gita in canoa a cui ho partecipato subito dopo.. Già li ero una Yes Girl, ora sono pure peggio.. 
E adesso è' arrivato il mio primo attestato di cucina.. Quando mi arriverà quello delle 150 h festeggeremo, promesso.. 
Anche se mi piace così tanto questo corso che spero non finisca mai..
Momento triste, come la pasta che ho cucinato ieri sera .. Una sera con me, solo con me.. 

Bucatini radicchio e speck con fonduta di camambert (x1 persona che mangia) 

150 gr di bucatini 
1 ceppo di radicchio lungo 
Speck 
200 gr di camambert 
Sale 
Pepe 
Olio 

Portiamo ad ebollizione l'acqua per la pasta.  
Nel frattempo, prepariamo il condimento.. 
Tagliamo a listarelle il radicchio e facciamolo soffriggere con dell'olio.. Aggiungiamo lo speck anch'esso sminuzzato.. Facciamo appassire il tutto a fuoco lento, saliamo e pepiamo. 
In un pentolino a parte facciamo fondere il camambert, se dovesse risultare troppo compatto, aggiungiamo del latte. 
Facciamo cuocere i bucatini, scoliamo e facciamoli saltare con radicchio e speck e versiamoci la fonduta di camambert.. 
Servire e gustare... 



 

venerdì 29 gennaio 2016

Storione vs speck

Ieri sera al banco pesce dell'esselunga mi sono incuriosita guardando del filetto di storione.. Che per altro era in offerta.. 
Lo storione, il pesce da caviale per eccellenza.. Ma a parte questo particolare, non lo avevo mai mangiato e cucinato..
Quindi mi rivolgo al pescivendolo.. 
"Scusa, come lo posso fare lo storione?"
È lui.. "Come il pesce spada"
Gran risposta.. Numero uno.. Non che mi aspettassi la ricetta completa, ma almeno dammi un indizio.. 
Beh, l'ho presa come una sfida..
Ed ecco, come l'ho cucinato.. 

Storione al cartoccio affumicato allo speck (x2) 

4 filetti di storione
Pomodorini freschi 
Pomodorini secchi 
Speck 
Olio 
Sale 
Pepe 

Non ho messo quantità da seguire, perché secondo me dovreste seguire il vostro gusto personale.. Va dove ti porta il cubo.. 
Prendiamo un pezzo di carta alluminio, oliamolo e adagiamo due dei nostri filetti.. 
Versiamo un filo d'olio anche sopra i filetti, cospargiamoli di pomodorini tagliati a spicchi e pomodori secchi sminuzzati, basilico, sale e pepe e.. Speck a dadini o tritato.. Chiudiamo i nostri filetti nell'alluminio, sigilliamo bene e seguiamo lo stesso procedimento per gli altri due pezzi. 
Inforniamo per 20 minuti a 180 gradi.. 
Apriamo il nostro cartoccio e sentirete che profumino.. 








sabato 9 gennaio 2016

Gorgonzola e...

Il sabato sera si sa, è' la serata pizza per antonomasia.. 
Questa sera vi propongo una doppia scelta, in cui però il protagonista principale è il gorgonzola.. 
Faremo una classica zola e speck e una rivelazione..zola e acciughe.. 
Preparatevi la bottiglietta d'acqua sul comodino! 


Non voglio fare assolutamente pubblicità, ma da quando ho scoperto le farine per pizza della Molino Vigevano mi si è aperto un mondo.. Vi consiglio sia quella per pizza croccante, che quella soffice.. 
Per una gemelli come me, che ama sia la pizza alta e soffice che quella sottile e croccante, sono le farine ideali...le due o più me, si fanno sempre sentire..

Ad ogni modo, dopo aver seguito le indicazioni scritte a lato della confezione, cioè lavorare la farina con 300 ml di acqua tiepida, olio e due cucchiai di sale, lasciamola lievitare per 2/3 ore. 
Dopo di che, dividiamo l'impasto lievitato in due parti, Stendiamole  con un mattarello, mettiamo la pasta in due teglie oliate e lasciamo lievitare per un'altra mezz'ora. 

Inforniamo a 180 gradi senza condimento. 

Dopo 15 minuti circa, sforniamo per aggiungere il condimento. 

Per la pizza con acciughe: 
1 mozzarella tritata 
Zola q.b. 
Acciughe q.b. 



Per la pizza con lo speck 
1 mozzarella tritata 
Zola q.b. 
Speck q.b. 



Inforniamo per altri 10 minuti circa, quando il condimento si sarà sciolto sarà perfetta. 

Ps: il mio q.b. significa semplicemente che ognuno ha i suoi gusti.. La pizza fatta in casa ci dà l'opportunità di farla proprio come piace a noi, correggendo tutti i nei che  troviamo quando andiamo in pizzeria... Quindi via libera al no sugo con pellicine, doppio gorgonzola e chili di acciughe..